Fuoco alla Ferrari: il sogno italiano diventa realtà
Antonio Fuoco debutta in Formula 1 al volante della Rossa nelle prove libere di Città del Messico
È una giornata destinata a restare impressa nella storia del motorsport italiano.
Oggi, Antonio Fuoco, talento calabrese e pilota ufficiale Ferrari nel World Endurance Championship, ha finalmente realizzato il sogno di ogni bambino che cresce con il mito del Cavallino Rampante: guidare una Ferrari di Formula 1 in un weekend ufficiale.
Durante le prove libere del Gran Premio di Città del Messico 2025, Fuoco ha preso il posto di Lewis Hamilton al volante della SF-25, segnando il suo debutto ufficiale nella massima categoria automobilistica.
Un’occasione meritata, frutto di anni di lavoro, sacrificio e costanza, che lo premia dopo una lunga carriera costruita passo dopo passo, sempre all’interno della famiglia Ferrari.
Dalla Calabria al mondo
Nato a Cariati (Cosenza) il 20 maggio 1996, Antonio Fuoco ha iniziato a correre giovanissimo nei kart, distinguendosi subito per talento e determinazione.
Dal karting alle monoposto il passo è stato naturale: nel 2013 conquista il titolo nella Formula Renault 2.0 Alps, poi approda in Formula 3 e Formula 2, dove si ritrova compagno di squadra di Charles Leclerc, con cui stringe un forte legame umano e professionale.
Entrato nella Ferrari Driver Academy, Fuoco ha portato avanti negli anni un lavoro prezioso come pilota di sviluppo e collaudatore, contribuendo con il suo talento tecnico alla crescita delle vetture del Cavallino.
Parallelamente, ha continuato a mietere successi nelle gare endurance, fino alla vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2024 con la Ferrari 499P, nella categoria Hypercar.
Il giorno del debutto
E oggi, quel sogno tenuto vivo fin da bambino è diventato realtà.
Fuoco è sceso in pista per la sessione di prove libere FP1 del Gran Premio del Messico, prendendo il posto di Hamilton per raccogliere dati fondamentali di sviluppo per la Scuderia.
Un ruolo tecnico, certo, ma anche profondamente simbolico: un pilota italiano, nato e cresciuto lontano dai grandi poli del motorsport, alla guida della macchina più iconica del mondo.
“Sono emozionatissimo — ha dichiarato Fuoco — oggi ho realizzato un sogno che porto con me da sempre. Essere al volante della Ferrari, in un weekend di Formula 1, è qualcosa che non si dimentica. Penso a tutti quelli che mi hanno sostenuto, e alla mia terra che porto sempre nel cuore.”
Le sue parole racchiudono l’essenza del momento: dedizione, orgoglio e identità.
Il cronometro, in queste occasioni, conta poco. Conta invece l’impatto umano e sportivo: la dimostrazione che il talento italiano, se coltivato, può arrivare ovunque.
Un segnale forte da Maranello
Per la Ferrari, affidare la SF-25 ad Antonio Fuoco non è stata solo una scelta tecnica, ma anche un messaggio chiaro: valorizzare le proprie risorse interne e premiare chi, come lui, lavora nell’ombra da anni per migliorare la competitività del team.
Fuoco rappresenta la perfetta sintesi tra competenza tecnica e passione, un pilota che conosce la macchina fin nei minimi dettagli grazie al suo ruolo nel simulatore, ma che sa anche correre al limite, come dimostrano le sue vittorie nell’endurance mondiale.
Un orgoglio per l’Italia
Vedere un pilota calabrese alla guida della Ferrari in Formula 1 non è solo una soddisfazione sportiva, ma anche un segnale culturale e territoriale importante:
Antonio Fuoco è la prova vivente che il talento può nascere ovunque, anche lontano dai grandi circuiti, e che con determinazione e lavoro si può arrivare fino in cima.
Oggi, l’Italia intera ha tifato per lui.
Non solo come pilota, ma come simbolo di un sogno che si realizza: dalla passione dei kart al rosso Ferrari, dal Sud Italia al cuore della Formula 1.
E se questo è stato solo un debutto, è chiaro che il futuro ha ancora molto da dire.
Perché con Fuoco al volante, la fiamma del talento italiano arde più forte che mai.
