ASD AC Scillese 2012: Un’Annata tra Sfide, Orgoglio e Speranza
Scilla, 14 giugno 2025 – Tempo di bilanci in casa ASD AC Scillese 2012, al termine di una stagione che ha messo a dura prova cuore, risorse e determinazione. Una stagione vissuta tra difficoltà logistiche, sfide sportive e l’immancabile passione che contraddistingue da sempre la realtà calcistica del centro tirrenico.
Una Prima Squadra Coraggiosa, Oltre il Risultato
Per la prima squadra è stato un anno in salita. Con un organico formato per il 90% da ragazzi di Scilla alla prima esperienza tra i dilettanti, la squadra ha affrontato il campionato con grinta e senso di appartenenza, nonostante una serie di infortuni e l’obbligo di giocare sempre lontano dal proprio paese. Alla fine, la retrocessione dopo i playout è arrivata quasi come un epilogo annunciato, ma mai accettato con rassegnazione.
Il progetto Scillese, tuttavia, non misura il successo solo in termini di classifica. L’obiettivo prioritario della dirigenza è sempre stato quello di offrire spazio ai giovani locali, anche a discapito dei risultati, costruendo una squadra più sul cuore che sul budget. E in un contesto come quello attuale, in cui lo sport tende a diventare privilegio per pochi, questa è una scelta che vale doppio.
Un Settore Giovanile da Applausi
Il settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello della società, ha continuato a crescere con passione e risultati. Nella categoria Under 19 regionale, la Scillese ha sfiorato l’accesso ai playoff, uscendo a testa alta contro avversari di grande livello. Ma oltre ai numeri, ciò che conta davvero è stato il ruolo sociale del calcio per tanti ragazzi del territorio: il campo come seconda casa, rifugio sicuro e scuola di vita.
Un’Intera Stagione Senza Casa
Uno dei grandi ostacoli di quest’annata è stato l’aspetto logistico: ben 42 partite disputate tra prima squadra e giovanili, tutte giocate fuori casa. Il “grazie” più sentito va alla Val Gallico, che ha ospitato la Scillese nel proprio impianto e ha permesso alla società di continuare a competere, pur tra mille difficoltà.
Con pochi sponsor e aiuti limitati, la dirigenza continua da tre anni a sostenere economicamente un progetto che non vuole arrendersi. Portare avanti il nome di Scilla nel panorama calcistico regionale è diventata una missione civica prima ancora che sportiva.
Guardare Avanti, con la Forza delle Idee
La retrocessione non rappresenta una fine, ma un nuovo inizio. L’ASD AC Scillese 2012 conferma con forza la propria volontà di andare avanti, puntando sulla valorizzazione sportiva e sull’inclusione sociale dei giovani del territorio. Un progetto che vuole resistere, crescere, e continuare ad essere punto di riferimento per tutta la comunità.
In un tempo in cui lo sport rischia di diventare sempre più elitario, la Scillese continua a ricordarci che il calcio può e deve restare un bene comune. Con il sostegno delle istituzioni, degli appassionati e del paese, si può ancora sognare un futuro dove lo sport unisce, educa e costruisce comunità.