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Castello Ruffo

Il Castello dei Ruffo di Scilla

Castello RuffoIl Castello Ruffo di Scilla rappresenta ormai il simbolo della cittadina di Scilla ed è uno degli elementi più caratteristici e tipici del paesaggio dello Stretto di Messina. Il Castello si trova sul promontorio roccioso, alto circa 80 metri sul livello del mare, che divide i quartieri di Marina Grande e Chianalea. Per la sua posizione strategica, tutta protesa sul mare dello stretto di Messina, Scilla e la sua rupe sono stati un territorio fortemente ambito e conteso dalle diverse dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. I primi insediamenti e le prime opere di fortificazione della rocca risalgono al V sec. A.c., quando Anassila, tiranno di Reggio, scacciò i Tirreni, pirati che avevano occupato il promontorio di Scilla per utilizzarlo come postazione di avvistamento e come base di partenza per le loro incursioni. Successivamente, in epoca romana, la rocca fu ulteriormente fortificata e divenne una vera e propria fortezza durante l’impero di Ottaviano, primo imperatore romano. A partire dal VI sec. D.c. la rocca di Scilla perse la sua destinazione originaria d’insediamento militare per ospitare un monastero amministrato dai Padri Basiliani e una chiesa dedicata a San Pancrazio. I monaci Basiliani erano abili incisori e trascrittori e il monastero divenne presto un centro di riferimento culturale tra i più importanti dell’intera Calabria. Successivamente intorno al XIV sec i padri basiliani abbandonarono il castello che tornò così ad essere un presidio militare che vide l’alternarsi delle domininazioni di Angioini e Aragonesi. Nel 1533 il Castello e il feudo di Scilla vennero acquistati da Paolo Ruffo, conte di Sinopoli, dando inizio al periodo di dominazione dei Ruffo a Scilla che si concluse solo con la fine del feudalesimo.
Nel 1620 la nobile famiglia Ruffo trasferì la propria residenza all’interno del Castello realizzando notevoli opere di modifica e ampliamento sia interne che esterne, conferendo al Castello l’aspetto che conserva attualmente. Visitando il castello si possono ammirare ancora oggi molte delle opere realizzate dalla Famiglia Ruffo, come il portale d’ingresso in pietra e la gradinata che conduceva all’abitazione del principe, realizzata con volte a botte e a crociera e rivestite di pietra di Siracusa. I terribili terremoti che hanno colpito l’area dello Stretto nel 1783 prima e nel 1908 dopo, hanno purtroppo distrutto gran parte dell’antica struttura interna del castello, cancellando completamente l’antica residenza dei Ruffo e la Chiesa dedicata a San Pancrazio.
Si possono ammirare comunque all’interno del Castello alcune delle opere sopravvissute alla violenza dei terremoti e che sono state restaurate ed aperte ai visitatori, come le stanze dedicate alle cucine, le scuderie, i depositi militari e la sala d’armi.
Oggi il Castello dei Ruffo è destinato a scopi culturali e alcune delle sue sale sono state adibite per ospitare mostre, convegni e altri eventi culturali. Il Castello ospita inoltre il faro, una stazione fotoelettrica che segnala alle imbarcazioni in navigazione il punto d’ingresso nello Stretto di Messina.
Visitare il Castello Ruffo di Scilla rappresenta un’occasione per scoprire e ammirare da vicino secoli di storia e dalla sua cima è possibile avere una vista panoramica unica dello Stretto e della Sicilia.

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